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Dire, fare, creare

Il Museo del Bijou

Ti basta varcare il cancello e muovere i primi passi nel cortile interno per capire che l’esperienza che stai per vivere sarà veramente bella e particolare.

Mi trovo nel Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona) e per noi creativi appassionati di bigiotteria non potrebbe esistere un posto più paradisiaco.

Ho varcato l’ingresso, sono dentro questo luogo un po’ sconnesso da tutto il resto e dalla quotidianità. E’ una vera e propria pausa nello spazio e nel tempo e io mi ci perdo. Ogni volta.

Le volte in pietra del ‘700 impreziosiscono questo gioiello di archeologia industriale e creano un’atmosfera accogliente e suggestiva. Qui è custodita una storia, anzi più di una. La storia di un uomo e del suo ingegno, la storia di generazioni di lavoratori, la storia di un territorio, la storia di un oggetto che ha adornato e abbellito per decenni uomini e donne.

Casalmaggiore infatti è stato il primo distretto industriale italiano dedicato alla produzione di quello che veniva chiamato l’oro matto, cioè la bigiotteria placcata oro e la prima lastra di metallo placcato è stata realizzata nel 1882 proprio qui, da Giulio Galluzzi. Nei decenni successivi, dalla modesta bottega di un artigiano, Casalmaggiore ha visto nascere un vero e proprio distretto industriale arrivando anche ad esportare i propri prodotti fino all’America Latina, terra che accoglieva molti immigrati italiani. Pensa, nel 1926 le “Fabbriche riunite del placcato oro” contavano circa 500 addetti!

Con gli anni ’70 si avvicinò il declino del settore e la conversione della produzione. Fortunatamente la sensibilità e l’acume di alcuni ex dipendenti permisero di costituire questo museo di archeologia industriale dove tutto il campionario delle industrie, ormai chiuse, venne raccolto e ordinato.

Era il 1986 quando venne istituito il Museo del Bijou.

All’interno del museo è possibile ripercorrere questE storiE. Ogni teca è dedicata a un periodo storico e di conseguenza è possibile capire e imparare come il gusto della bigiotteria si sia modificato negli anni accompagnato da quella che era l’evoluzione del costume e della società.

Questo è un percorso molto coinvolgente e affascinante, davvero ricco di spunti  per noi creativi.

Accanto alla sala con l’esposizione permanente c’è  Sala Zaffanella, che accoglie mostre temporanee di grandissimo interesse e valore. Attualmente per esempio (terminerà il 9 ottobre 2022) è ospitata la mostra “VETRO. Gioielli italiani fra ‘800 e ‘900” celebrazione di questo materiale a cui l’ONU ha voluto dedicare l’anno 2022.

In questa sala ho avuto l’onore e il piacere di essere ospitata per ben due volte insieme ad altri creativi.

La porta del Museo si chiude dietro di me e lentamente salgo i gradini per raggiungere il cancello che varcherò e che mi riporterà alla realtà.

Ti invito sinceramente a visitarlo, e se vieni da lontano sappi che potresti ottimizzare il viaggio pianificando una gran bella gita. Casalmaggiore, la vicina Sabbioneta detta la piccola Atene e dichiarata Patrimonio Unesco nel 2008, Commessaggio, Rivarolo Mantovano ……. per non parlare delle tre bellezze Cremona, Mantova e Parma raggiungibili davvero con un breve tratto di strada.

Ma non vado oltre, puoi visitare direttamente il sito del Museo del Bijou  e scoprire da solo tutto il resto.

Sono certa che la tua creatività riceverà un grande stimolo e io sarò qui ad attenderti per affiancarti nel tuo percorso creativo col supporto del mio canale e l’aiuto della guida gratuita sulle tessiture Wire.

Che il viaggio abbia inzio.

A presto

Rossella